La sindrome di Stoccolma compie 50 anni. La prima volta in cui l’ostaggio «amò» il suo aguzzino- Corriere.it

La sindrome di Stoccolma compie 50 anni. La prima volta in cui l’ostaggio «amò» il suo aguzzino- Corriere.it

La sindrome di Stoccolma compie 50 anni. La prima volta in cui l’ostaggio «amò» il suo aguzzino- Corriere.it


di Paolo Valentino

«Non fategli del male» urlò la sequestrata Kristin Enmark mentre gli agenti portavano via il bandito svedese Clark Olofsson. «Comportamento inquietante», disse lo psichiatra che coniò il famoso termine

«Non fategli del male! Non hanno fatto nulla!», urlò Kristin Enmark, uno dei quattro ostaggi, agli agenti che avevano appena fatto irruzione nel caveau e immobilizzato i due sequestratori. Mentre li portavano via, uno di loro, Clark Olofsson, si girò verso la giovane donna e sorridendo le disse: «Ci rivedremo».

Era la sera del 28 agosto 1973. Iniziata cinque giorni prima, la più lunga rapina in banca con presa d’ostaggi mai vissuta dalla capitale della placida Svezia si concludeva senza sangue, ma con un risvolto che sarebbe diventato oggetto di studio della scienza medica e avrebbe acquisito celebrità mondiale, entrando nel vocabolario e nell’immaginario dell’intero pianeta.

Sono passati cinquant’anni, da quando il dottor Nils Bejerot, il criminologo e psichiatra che aveva assistito la polizia durante il sequestro, parlò per primo di «comportamento inquietante» da parte di Kristin Enmark, 23 anni all’epoca, verso uno dei banditi. Coniò anche la definizione «sindrome di Norrmalmstorg», dal nome della piazza dov’era la sede della Svenska Kreditbanken presa d’assalto. Ma all’estero, la presunta simpatia dell’ostaggio per il carceriere diventò subito la «sindrome di Stoccolma», e così sarebbe rimasta, fonte…


Author: Paolo Valentino
Data : 2023-08-24 20:03:41
Dominio: www.corriere.it
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